giovedì 31 gennaio 2008

31 gennaio




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mercoledì 30 gennaio 2008

Salvia fritta con acciuga

Dall'orlo di una crisi di nervi, oggi posto una ricettina, talmente semplice e talmente veloce che quasi mi vergogno:

INGREDIENTI:
- per la pastella: farina, acqua, sale
- foglie di salvia
- acciughe sotto sale

PROCEDIMENTO:
preparare una pastella con farina, acqua e sale (a piacere, dipende se gradite una pastella più “soda” o più “lenta”...io faccio una via di mezzo, sennò si sente troppo il sapore della farina), dissalare le acciughe sciacquiandole, mettere un'acciuga in mezzo a due foglie di salviaimmergere il tutto nella pastella e friggere in olio caldissimo.


Voilà...le jé sonn fé (licenza poetica)

Buon Appetito!

martedì 29 gennaio 2008

Polenta con cavolo nero (ovvero il segreto della polenta)

(o "farinata con le leghe" per gli amici...
...come mi suggerisce Francesco!)
La polenta è una pietanza fantastica, che si presta a miliardi di varianti, nutriente, sana… ma…rognosa…rognosa all’inverosimile!!
Bisogna mescolare, mescolare e mescolare e - a patto che non siate dotati/e (nell'ordine)
- di una pentola per polenta con il braccino che mescola
o
- di un fidanzato possente con dei bei bicipiti…(che il più delle volte si defila in prospettiva di un compito sì tanto decoroso…)
accantonate l’idea e fatevi un bel piatto di pasta…

…a meno che non siate i custodi di un segreto millenario tramandato da generazioni…che fa sì che possiate cuocere la polenta (quasi) senza mescolare….

Si avvicina il mio compleanno e mi sento particolarmente clemente, quindi voglio condividere questo “segreto”…anche se poi dovrò eliminarvi fisicamente…har!har!har!

Ingredienti (dosi x 2)
- ottima farina gialla
- cavolo nero a piacere
- olio
- aglio
- sale

Ed ecco a voi il barbatrucco!

Procedimento:
Innanzi tutto scegliersi un’unità di misura (un tazza, un bicchiere, una ciotola…dipende dalla quantità di polenta che si vuole ottenere…io ho scelto una tazza)
Per una tazza di polenta considerare 4 tazze di acqua.
Stemperare tutta la farina gialla con 2 tazze di acqua e mettere a bollire le altre due tazze nella pentola.
Salare l’acqua.
Quando l'acqua bolle aggiungere la farina gialla precedentemente stemperata, mescolare per un paio di minuti di modo che non si attacchi sul fondo, dopodichè cuocere per una mezz’ora a fuoco medio mescolando di tanto in tanto (il che significa una volta ogni 5-6 minuti)...io ho aggiunto pure un goccio d'olio..non si sai mai...(barbatrucco nel barbatrucco!)
Nel frattempo tagliare il cavolo nero a listarelle e stufarlo in padella per qualche minuto con aglio, olio e un briciolo di acqua
La polenta a questo punto dovrebbe aver acquistato consistenza..
Quando mancano pochi minuti alla cottura - e ce ne accorgiamo perché la polenta fa una leggera crosticina sul bordo della pentola - aggiungere il cavolo nero stufato, mescolare per amalgamare il tutto, impiattare e mangiare!!!!!!
Ecco qua la polenta nella teglia...è bellissima!





Unico inconveniente della barba-polenta…si frigge con difficoltà…
Buon Appetito!

lunedì 28 gennaio 2008

Il quinto giorno


"Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque dei mari" ... E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

Genesi 1, 21-23


Ho finito di leggere questo fantastico libro nel week end...1034 pagine circa di super suspense!
Il titolo originale è “Der Shwarm” , ovvero “lo sciame”…mai titolo fu più azzeccato…
La minaccia al genere umano proviene dagli abissi ma...
niente calamari giganti o piovre assassine…bensì un nemico più subdolo e completamente ingestibile, che miete silenziosamente (fino a un certo punto) milioni di vittime e contro il quale anche i fior fior di scienziati possono fare ben poco…
Per gli amanti del genere questo eco-thriller-(fanta)scientifico sarà una cuccagna: una scorpacciata di azione, “fantascienza” (ma siamo proprio sicuri??), biologia, ecologia e anche un po' di...amore
Lo scenario prospettato è “abbastanza” inquietante e purtoppo nemmeno così tanto improbabile.
Il ritmo diventa più incalzante – quasi come in un film - man mano che si giunge all'epilogo della vicenda...e posso assicurare che le ultime pagine sono da tachicardia.
Notevole il lavoro di ricerca svolto dall'autore. Ad eccezione della “storia” in sé, tutto quello che è scritto nel libro è reale e frutto di lunghi studi anche sul campo con cervelloni dei vari settori.
Provare per credere...se leggerete questo libro inizierete a guardare la vostra bella sogliola alla mugnaia con occhi diversi (io ho avuto difficoltà con una scatoletta di tonno)...per non parlare poi degli astici...

Grazie amour per il consiglio :-*

Buona lettura!


venerdì 25 gennaio 2008

Pallavolo I (will) love you...


...promesso!


Circondata.
Sono circondata da pallavolisti.
Cuginette, amiche e ..il fidanzato.


In gergo notarile si direbbe che “confino da più lati” con la pallavolo.


Chiaro segnale che alla venerdanda età di (quasi) 28 anni…è bene che inizi a capire qualcosa di come funziona questo sport, finora a me ignoto.
Dalla prima partita di pallavolo alla quale ho assistito (sarebbe meglio dire “che ho subìto”) ne ho fatti di progressi…
esulto quando segna la squadra per la quale tifo (e non la squadra avversaria);
ho finalmente capito cosa ci fanno sotto rete quelli con le braccia aperte prima della battuta;
riesco a capire quando la palla va fuori campo (ebbene si..avevo delle perplessità anche su questo);
ho finalmente eliminato dal mio volto – o almeno lo spero - quella leggera espressione da lobotomizzata della serie “dove sono?? Cosa sta succedendo??”
...infine...riesco pure a emozionarmi quando si arriva al quinto set e mancano pochi punti alla fine...



In ogni caso rimangono delle GROSSE lacune che provvederò quanto prima a colmare, del tipo:
* l’alzatore, questo sconosciuto… CHI è? E come mai è così importante??
* perché l’arbitro fischia quando – secondo me – non è successo nulla???
* come mai uno da fondo campo rischia la vita per riprendere una palla sotto rete che potrebbero riprendere gli altri?


Pallavolo..mi hai provocato e mò…me te magno!


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Torta Saetta Mc Queen (ovvero elogio del Pan di Spagna)


La cucina è una delle mie passioni…
Ma fare i dolci è la mia droga…

Almeno una volta alla settimana “mi scappa” di fare un dolce…la maggior parte delle volte però, il tempo è tiranno e finisco per accumulare ricette su ricette, salvo poi svegliarmi la domenica mattina all’alba e produrre quantità industriali di muffins, biscottini e creme varie da “spacciare” in giro.

Adoro le materie scientifiche (anche se alla fine non ci capisco un ’H), forse è per questo che amo così tanto gli impasti dolci: è incredibile come da tre ingredienti base quali uova, zucchero e farina si ottengano centinaia di impasti diversi variando soltanto le quantità e le modalità di impasto degli stessi…pasticceria, fisica e chimica sono strettamente correlate.

Il pan di Spagna è a mio avviso uno degli impasti più magici che esistano: non contiene lievito… strano dirsi dato che si presenta super alveolato e morbidissimo.
La sua consistenza spugnosa si ottiene soltanto facendo incorporare aria all’impasto con tanta pazienza e montando le uova per un tempo luuuuuuunghissimo!

…capite voi che quando mi si chiede di preparare un dolce per un compleanno, festa, ecc ecc..per me è come un invito a nozze!! (ah!ah!ah!)
La torta Saetta è stata preparata per 3° il compleanno del mio cucciolo di cugino - fan sfegatato di CARS!

E’ un pan di spagna (4 uova), farcito con crema di nutella, bagnato con latte. La scacchiera è composta da panna montata + ganache.

Saetta è fatto di Marshmallow Fondant…un blob del quale mi sono presa cura come un figlio per circa un mese.

Qui di seguito le ricette:

PAN DI SPAGNA
Uova farina e zucchero
Potete variare la quantità di uova a seconda delle persone che dovranno papparsi il dolce, considerate circa 30 grammi di zucchero e 20 grammi di farina per ogni uovo.

Montare le uova con lo zucchero per circa 30 minuti. L’impasto è pronto quando è bianco e “scrive” (quando cioè, se ne prendete un pochino e lo fate colare dalla forchetta, fa i ghirigori e non affonda).

Con un mestolo o una spatola, incorporare piano piano all’impasto la farina setacciata con movimenti a partire dall’alto verso il basso e dal centro verso l’esterno. Fase importantissima se non volete che si smonti tutto…

A questo punto l’impasto è pronto per essere cotto.
Porre l’impasto nello stampo e cuocere in forno statico a 180°C per circa 35 minuti.

…le meraviglie della fisica!

QUI la ricetta della crema di nutella

QUI la ricetta del Marshmallow Fondant
la GANACHE è una delle cose più semplici che esista:
- panna (fresca da montare) + cioccolato fondente
stessa quantità di panna e cioccolato
Portare ad ebollizione la panna e toglierla dal fuoco.
Far sciogliere la cioccolata nella panna bollente, sempre mescolando (meglio se la cioccolata è spezzettata finemente…io che sono un po’ cialtrona butto i quadrotti interi…)
Far raffreddare (a temperatura ambiente!!!) mescolando di tanto in tanto e usare per:
- decorare con la tasca
- ricoprire i dolci
ah! La ganache si può anche montare con le fruste una volta raffreddata (sempre a temperatura ambiente!!)
Buon esperiment

Thanks to:
Enzo & Betty i miei guru che mi guidano sulla “cattiva strada” dei dolci...

giovedì 24 gennaio 2008

The big Kahuna

( image borrowed from http://www.nataliedee.com/)

Partendo dal presupposto che non posso interessarmi sempre e solo a lasagne, vellutate e sformati...

Iniziamo la giornata con una "chicca" che da tempo volevo condividere:
il monologo finale del film "The big Kahuna".
Film del 1999 con Kevin Spacey e Danny De Vito che - tra parentesi - io non ho mai visto...
Voci di corridoio dicono che non è un granché...ma il monologo finale riscatta tutto il film...
[dedicato alla mia sorella Roby]
"Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati , ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t’erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato: canta!
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.Non perder tempo con l’invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...
Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati!
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant’anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse, come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi, senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E’ il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza: ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori,non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli, sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono, ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant’anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia, dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio… per questa volta."


(N.d.r.:ok, accetto il consiglio...e inizio a stracciare gli estratti conto...)

Qui
il link al filmato


mercoledì 23 gennaio 2008

Il "Meme"...questo sconosciuto



Cos'è un Meme? Non chiedetelo a me...
Ora che sono stata scaraventata nel fantastico mondo dei blog, già arranco tra “post”, “html”, “Java”, “URL”...mi ci mancava solo il ”MEME”a coronare questo sogno...ma che sarà poi 'sto “MEME”....???!!...bo.??? so che mi ci ha tirato dentro la mia amica di mestolo e ganascia Tatiana...so che lo devo ripassare a dei blogghisti...anche se – essendo frisca frisca del giro...sono un po' carente....
io intanto mi butto...spero di non aver scaciato più di tanto...


Il mio mese è GENNAIO!
Per partecipare cliccate qui, e scegliete il vostro mese!

JANUARY:

Stubborn and hard-hearted.
(Ostinata e dura di cuore...)
Si sono testona!!! e ne vado fiera! AH!AH!AH!
Ma se “hard-hearted” vuole dire duro di cuore..non ci siamo proprio!
(e sennò qualcuno mi spieghi che vordìì!!!)

Ambitious and serious.
Ambiziosa e seria.

Ambiziosa non lo sono proprio...anzi, bisognerebbe che imparassi ad esserlo...
Seria...??? IO..??? Dipende...se seria vuol dire musona..allora no, se seria vuol dire (definizione da vocabolario) “si dice di persona che affronta la vita e i suoi problemi con coscienza dei propri diritti, doveri e compiti” allora si!


Loves to teach and be taught
Ama insegnare ed imparare
Si, sono un po' maestrina e mi piace insegnare o meglio, condividere le (poche) cose che so...ma provo molta soddisfazione anche nell'imparare...a patto che mi si “lisci per il verso del pelo” e che il mio Maestro non inizi la frase con “Bene, ora ti insegno a...”!!


Always looking at people’s flaws and weaknesses.
Attenta ai difetti ed alle debolezze altrui
Verissimo, forse in passato lo sono stata troppo, indi per cui, ho imparato a guardare di più ai miei!

Likes to criticize
Ama criticare
Si, se me ne danno occasione, cercando di offrire soluzioni alternative se possibile...

Hardworking and productive
Duro lavoratore e produttivo
Si.
Lo sono ma OGNI TANTO HO BISOGNO DI GRATIFICAZIONI ALTRIMENTI MI AFFLOSCIO (scritto in maiuscolo...vedi mai qualcuno leggesse....)


Smart, neat and organized.
Sveglio, pulito e organizzato
Sveglia si, da subito, appena apro gli occhi la mattina; pulita..bé...mi lavo regolarmente e adoro l'odore di pulito, anche se non sono una maniaca della varichina...Organizzata...non posso lamentarmi...basta che non guardiate nella mia borsa...


Sensitive and has deep thoughts.
Sensibile e con pensieri profondi
Chi siamo? Dove stiamo andando? Qual'è il senso della vita?...
Sensibile lo sono..quanto ai pensieri profondi..io ci provo a farli ma c'è sempre qualcuno o qualcosa che (fortunatamente) mi riporta coi piedi per terra


Knows how to make others happy
Sa come rendere felici gli altri
Spero vivamente di si...ma all'occorrenza so anche come farli inc...gli altri ;-)


Quiet unless excited or tensed
Calmo a meno che non sia eccitato o in tensione
Vabé...probabilmente ho tradotto male io...questa è facile...


Rather reserved.
Piuttosto riservato
Per niente riservata per quanto riguarda la mia vita privata.....Anche questa è una cosa che dovrei imparare...tappare la bocca, ogni tanto non guasta! Purtoppo (o per fortuna) io mi fido di tutti...


Highly attentive
Presta molta attenzione
Se la cosa mi interessa sono super recettiva...altrimenti il mio cervello dà il segnale di “le trasmissioni riprenderanno il prima possibile”

Resistant to illnesses but prone to colds.
Resistente ai malanni ma tendente ai raffreddori
Da piccola ero sempre malata, ora (facendo corna su corna), da qualche anno sono più resistente e non prendo manco il raffreddore!

Romantic but has difficulties expressing love.
Romantico ma ha difficoltà ad esprimere l’amore

Romanticissima lo sono..ma non mi sembra di avere difficoltà ad esprimermi (eh Nio?)...c'ho la ghiaia nel cervello...

Loves children.
Ama i bambini
Non li amo...li adoro!!!

Loyal.
Leale
Parrebbe di si...o per lo meno cerco di esserlo!...sgambetti non ne ho mai fatti


Has great social abilities yet easily jealous
Ha grandi abilità sociali, tuttavia si ingelosisce facilmente
Siii!
Tradotto in parole povere “adoro fare caciara, ma indove è mio è mio!!!”...
Non ho ben chiaro cosa c'azzecca la gelosia con la caciara...


Very stubborn and money cautious.
Molto ostinata e risparmiatrice
Insomma che son testona s'è capito...l'essere di braccini corti è una virtù che ho scoperto da pochi anni...anche se quando ho voglia di togliermi una soddisfazione zittisco la coscienza e procedo...
Questo MEME lo passo a demo.nio (che me lo tira dietro) e alla mia amichissimissima Akire!
..fiuuuu!..andata!

Gnocchi funghi & stracchino


Altra ricettina pseudo-light per gli amanti dei funghi

Ingredienti (x 2 bocche)
- funghi ( a seconda dei gusti...porcini, champignon, prataioli... in questo caso specifico prataioli)
- circa 100 gr di stracchino per due persone
- aglio (sempre presente)
- sale (q.b.)
- olio extra vergine (q.b.)
- gnocchi (possibilmente hand made...ma vanno bene anche comprati!) la dose varia a seconda dell'appetito... io per due conto sempre circa 300 grammi se gli gnocchi sono hand made e 500 gr se sono comprati...dato che in quelli comprati la percentuale di patata è pressoché nulla...

Procedimento: soffriggere leggermente uno spicchio di aglio in olio di oliva e aggiungere i funghi tagliati fini. Far cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti e, se necessario, aggiungere un pochina di acqua, dopodiché spegnere il fuoco. Nel frattempo far bollire l'acqua per gli gnocchi... (ricordarsi di salarla).Quando gli gnocchi sono quasi cotti (quindi quando i primi iniziano a venire a galla) far scaldare a fiamma bassa il sughetto di funghi ed aggiungere tutto lo stracchino che inizierà goduriosamente a sciogliersi. A questo punto evitare di mangiarsi il sughetto a cucchiaiate o spalmato sul pane e...quando gli gnocchi sono cotti, farli saltare nel sughetto a fiamma vivace ed impiattare meglio che si può!

Sughetto gustoso, leggero, ma soprattutto molto veloce!

Buon appetito
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martedì 22 gennaio 2008

Sci..che passione!! (in tutti i sensi...)

...eccoci! e dopo lardo, ciccioli e strutto...è necessaria un po' di attività fisica per smaltire la zavorra...quindi...tutti a sciare...!!!!
Una bellissima giornata...anche se non ho fatto progressi...troppa gente...troppo sole, neve troppo papposa...insomma...non è colpa mia se ero inchiodata come un paletto!!!!!!


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venerdì 18 gennaio 2008

Vellutata di ceci

Adoro le vellutate sotto qualsiasi forma.
Innanzitutto per la loro versatilità, rapidità e facilità di esecuzione (ingrediente X + patata + minipimer = vellutata)
e poi perché si prestano agli slanci creativi più sfrenati (sempre citando la formula sopra detta!)
Questa la adoro particolarmente perché contiene ceci e cipolla…due ingredienti che io adoro!


Ingredienti (x 2 bocche)
- 1 patata di medie dimensioni
- 300 grammi circa di ceci cotti (rigorosamente NO scatolette!)
- 1 spicchio di aglio
- mezza cipolla rossa
- pane

Procedimento
Lessare o cuocere a vapore la patata
in una casseruola mettere lo spicchio d'aglio con un po' di olio e l'acqua di cottura dei ceci, lasciando insaporire per qualche minuto a fuoco basso (l’aglio non deve soffriggere).
Nel frattempo tagliare la cipolla ad anelli e infarinarla un poco, scuoterla e friggerla, finché non risulta dorata, in poco olio di semi.
Una volta che la cipolla si è abbronzata da ambo i lati, si lascia scolare sulla carta assorbente.


Spezzettare una fetta di pane (meglio ancora tagliarlo a dadini) e tostarlo.
Aggiungere i ceci nella casseruola e togliere l'aglio; nel frattempo la patata è pronta...spezzettarla nei ceci e passare il tutto con il MAGICO minipimer.
Se il tutto risulta troppo "sodo" aggiungere un po' di acqua tiepida e lasciar cuocere a fuoco basso per qualche minuto (ne sono sufficienti appena 3).
Aggiustare di sale e impiattare guarnendo con la cipolla fritta + i dadini di pane tostati + una "C" di olio + un pizzico di pepe nero!

Buon Appetito e..
...buon week end!

Seppie innamorate...

Le seppie innamorate non sono una vera e propria ricetta, diciamo che sono un modo carino per presentare un “abbinamento” altrimenti banale o comunque non così particolare.
Questa “ricetta” nasce da un suggerimento del mio capo che, oltre a essere un ottimo cuoco, è pure un buongustaio (le due cose non sempre sono inscindibili..purtroppo), nonché frequentatore di ristorantini ricercati...
lo spunto per questo piatto proviene appunto da uno di questi posticini...


Le seppie le ho battezzate così perché abbracciano strette strette gli asparagi...proprio come se fossero innamorate....(ah..l'amour!)


Occorrente:
seppiotte non troppo grosse,
asparagi
pane
olio d'oliva
sale
aglio
limone


Procedimento
Dividere a metà le seppie nel senso della lunghezza e, togliendo le parti più dure, inciderle sulla parte esterna a losanghe con un coltello ben affilato.
Mettere poco di olio di oliva in una piccola teglia e se piace, anche uno spicchio d'aglio (io ovviamente l'ho messo...aglio rules!!!), dopodiché procedere con la cottura della seppia a fiamma media. Dopo qualche minuto la seppia inizierà ad arrotolarsi su se stessa. Far dorare da tutti i lati, lasciando cuocere per una decina di minuti.

"IMPORTANTE: non esagerare con la cottura!!! La seppia di per sé, è molto permalosa e, se si cuoce troppo, diventa dura come un sasso e gli ospiti impiegheranno anni luce per masticarla..."

In questo caso ho cotto gli asparagi a vapore, ho conservato solo le punte, eliminando la parte dura, li ho conditi con un po' di limone e li ho infilati all'interno della seppia arrotolata... il tutto adagiato su una fetta di (buon) pane abbrustolito condito solo con una “C” di (buon) olio.






Buon Appetito!

giovedì 17 gennaio 2008

Ciccioli + strutto


...logica conseguenza del lardo, sono i ciccioli e lo strutto, la produzione dell'uno è strettamente collegata alla produzione dell'altro...prendi 2 e paghi 1, insomma!
Occorrente:
- il solito bel tocco di lardo fresco fresco;
- una bella padella capiente (io ho usato quella in alluminio, evitare l'antiaderente...in questo caso - almeno a mio avviso - è una bestemmia...)

Procedimento:
Tagliare a cubetti di circa 2-3 cm il lardo e porlo nella padella...

IMPORTANTE: la fiamma deve essere bassissima, altrimenti si otterrà uno strutto di colore giallino che avrà un fastidioso retrogusto di bruciato!
Quindi, fiamma bassissima durante tutta la cottura.
Man mano che i pezzetti di lardo cuociono, cambiano colore e si riducono...
il grasso si scioglie...

Dopo circa 2 ore 1/2- 3, ho preso un mini colino (diciamo un setaccio), un imbuto e un vasetto di vetro, e ho iniziato a filtrare il liquido.

Qualche mini pezzettino rimane...ma non ci sono tanti residui.

Ecco lo strutto appena filtrato ed eccolo appena raffreddato...bianco latte!! Segno che la cottura è stata perfetta!



Procediamo ora con i ciccioli:i pezzettini di lardo belli abbronzati vanno strizzati per eliminare il grasso in eccesso. I ciccioli vanno gustati croccanti.

Il procedimento originale prevede che siano strizzati con un canovaccio ma...avendo fatto tutto questo da sola...con il rischio di pastrocchiare tutta casa....ho optato per una soluzione più semplice: lo schiacciapatate!

Schiacciare, schiacciare, schiacciare e...

ecco a voi i ciccioli



conditi con un po' di sale ed eventualmente un po' di alloro, possono essere gustati sia "nature" che, ad esempio, su una bella schiacciata calda appena sfornata....risultato garantito!
Lo strutto invece, può essere utilizzato per fare dolci, schiacciate, pani vari, frittelle, ecc..ecc...sicuramente è meglio di quello che si trova al supermercato!!

Bon Appetit!

mercoledì 16 gennaio 2008

Lardo fai da te! (Si inizia coi deliri culinari...)

Date le temperature polari...(tutte le scuse sono buone...) si rende necessario un pieno di energie....quindi...diamoci da fare con la produzione Home-Made di buonissimo lardo!





Occorrente:
- lardo freschissimo (accertatevi della provenienza, dato che il prodotto finale verrà consumato CRUDO!)
- aromi vari
- tanto sale!
Io ho optato per: rosmarino, alloro, pepe in grani, pepe macinato e aglio fresco, ma si possono sperimentare altri "condimenti" quali: peperoncino, curry, bacche di ginepro, ecc...
Quanto al sale, avevo un sacchetto di sale naturale pugliese acquistato a Barletta, che ho mischiato al sale normale FINO perché da solo non sarebbe stato sufficiente;

- un contenitore con il coperchio bello capiente (va bene anche in vetro)


Procedimento:
Per prima cosa strofinare l'interno del contenitore con l'aglio fresco.

Io ho fatto un mix di sale e di tutti gli odori spezzettati...già l'aroma di questa "salamoia" apre le porte del Paradiso....

Fare un primo strato di sale e odori e sistemarvi sopra il lardo, cercando di sistemare i vari pezzi di lardo il più vicino possibile l'uno all'altro e procedere quindi con gli strati: uno strato di sale e odori, uno strato di lardo, così via fino alla fine del recipiente, stando attenti a coprire bene il tutto.

Concluso l'ultimo strato, porre il coperchio e mettere il tutto in un posto fresco...preferibilmente una bella cantina in un'altrettanto magnifica casa di campagna...ma...per noi poveri mortali...anche il frigo va bene!

Ecco...a questo punto quello che serve è solo RIPOSO...per far si che il nostro amato lardo si impregni di tutti gli odori et sapori possibili e immaginabili!!



Dopo un mese...


potrete gustare bruschette fantastiche come queste!!!!!

Bon Appetit!!!

martedì 15 gennaio 2008

Dai diamanti non nasce niente...dal letame nascono i fior




Eh si Mimmo,
stavolta ci hai lasciati proprio di stucco.

Ad averlo saputo con un po' di anticipo, ci si poteva fare l'ultima mangiata in compagnia...

Stamani in chiesa c'era veramente tanta gente, si parlava tutti sottovoce, qualcuno sorrideva sotto i baffi rammentando tra sé - come succede in questi casi - qualche aneddoto simpatico...

Perché non si può dire che tu non fossi un personaggio, eh!?

Penso che nel corso degli anni tu abbia conosciuto (o quantomeno
incrociato per strada) quasi tutta Pistoia!

...Babbo Natale...per me te, eri lui davvero!!

Ma ti ricordi quando ci raccontavi di quella bimba in via degli Orafi, che sotto le feste si stava facendo la foto con uno di quei soggetti inquietanti vestiti da babbo natale, con quelle barbe finte, spelacchiate, che gli si vede i capelli neri sotto...quando sei passato te, con il tuo piumino rosso un po' sciagattato...e la bimba, indicandoti, ha detto alla mamma "Ma è QUELLO Babbo Natale vero!!"

...o come la giornata coi bimbi al Centro Giovani due Natali fa...
...quando mi incontravi in centro e mi abbracciavi + sbaciucchiavi...

...quando ti prendevi quadrupla razione di pastasciutta alla cena del mercoledì...

...quando ti addormentavi sul divano...e ti si doveva svegliareeeeee!!

...quando ci incontravamo per caso all'ora di cena, io ti invitavo, ma te non volevi mai niente...
...stamattina ci siamo commossi un po' tutti, compresi i tuoi amici che ti prendevano sempre un po' in giro e che giocano a fare i duri! Tu li vedevi lì...tutti quegli omaccioni...

Alla fine s'aveva tutti i lucciconi...

Domani è mercoledì e c'è la cena...sicuramente avanzerà un sacco di pastasciutta...

inutile dire che ci mancherai...

Buonanotte Mimmo :-)








lunedì 14 gennaio 2008

Io sono leggenda (o avrei potuto esserlo..??!!)

Fortuna che Richard Matheson è vivo e vegeto, sennò si rivolterebbe nella tomba...

Il film in sé non è male: Will Smith se non è da Oscar, poco ci manca dato che, in mezzo a orde di vampiri digitali e se si esclude la fantastica interpretazione della cagnetta Sam, è - in pratica - l'unico attore in carne ed ossa.
Le scenografie sono catastrofiche ma spettacolari...la Mustang di Robert Neville favolosa (ma troppo scintillante...)

Peccato...
Peccato che non c'azzecchi niente di niente con il F-A-V-O-L-O-S-O romanzo di Matheson...

Peccato che questo si intuisca già verso la metà del film...

Peccato che il finale non faccia altro che confermare le intuizioni.

Consiglio spassionato per chi ha letto il libro (e lo ha amato): NON andate a vedere questo film

Consiglio per chi non ha letto il libro: se proprio sentite la necessità, andate a vedere il film e POI comprate il libro (che da quando è uscito il film si trova a quintali in libreria...le magie del merchandising...maledetti) e leggetelo con gusto...unico inconveniente: Robert Neville rimarrà per sempre impresso nelle vostre menti con la faccia di Will Smith.


(Ndr: non mi sembra di aver letto da nessuna parte la frase di rito "liberamente tratto da..." caro Francis Lawrence, sarebbe doveroso imprimerla sullo schermo a caratteri cubitali...)

martedì 8 gennaio 2008


Ora sono multimediale a tutti gli effetti...che la Forza sia con me!