giovedì 29 maggio 2008

Aperitif sur l'herbe...(l'arte di arrangiarsi) e qualche foto!

La passione morbosa per la cucina è una validissima compagna di avventure che non mi abbandona neppure in vacanza...
Ora poi...che ho trovato una degna compagna di padella....
Monia, the Queen of Aperitivisssss!
E' così che in quattroequattr'otto, all'"ombra" della ruota panoramica di Mirabilandia, su un telo da mare, abbiamo messo in piedi - sotto lo sguardo invidioso dei nostri vicini di camper,- un aperitivo degno del miglior wine-lounge-cocktail-(ecc.ecc) bar!

(più che altro la reale ragione di questo aperitivo è che c'era rimasto PARECCHIO a gola il mini-pinzimonio che ci hanno servito sul viale Ceccarini a Riccione la sera prima...)

Ingredienti
- Cipolline di campo fresche
- Finocchi
- Carote
- Peperoni
- Pomodorini
- Olio buono
- Sale

e poi....crostini, salatini, patatine, prosecco a fiumi, birra ghiacciata..
  • una dritta per il pinzimonio che abbiamo imparato a Riccione (nonostante la mini dose) e che ci ha entusiasmato: nel ciotolino dell'olio mettere il sale grosso in fondo, anzichè quello fino...molto più saporito e anche più coreografico!


pinzimonio

Peperone

Cipollina di Campo



un pò di foto
Bambino con pallone: elemento di disturbo inviato dai vicini di camper invidiosi...(foto by demo.nio)...qualcuno che fa il simpatico e si diverte prendendo in giro la mia passione per le foto "macro"... Monia & Me...a testimonianza del fatto che nemmeno in camper
riusciamo a stare ferme coi mestoli...
Paura e delirio non a Las Vegas, ma sulla funicolare di S.Marino......mon Amour & Me nel nostro cuccio in camper 

martedì 20 maggio 2008

Monia biscuits (da San Pietro a Maida con furore!)

Metti una grigia domenica di maggio (MAGGIOOOO???)…piovosa…uggiosa…una di quelle domeniche in cui il divano ti reclama a gran voce…cosa c’è di meglio – oltre alle coccole - che spadellare in compagnia????
Ecco allora questi fantastici biscottini, originari della Calabria (giusto Monia?), “partoriti” durante una domenica di semi-pioggia da una coppia di cuoche niente male!

Ingredienti per il biscotto:
600 GR. DI FARINA
200 GR. DI ZUCCHERO
240 GR. DI MARGARINA (AMMORBIDITA)
4 UOVA
1 BUSTINA DI LIEVITO
1 BUSTINA DI VANILLINA
1 BICCHIERE DI LATTE (BICCHIERE DI PLASTICA)


Ingredienti per il ripieno
100 GR. DI BURRO (AMMORBIDITO) TEMPERATURA AMBIENTE
350 GR. DI ZUCCHERO A VELO
1 BUSTINA DI VANILLINA

PER LA COPERTURA: cioccolato fondente

PROCEDIMENTO
Sbattere lo zucchero con la margarina fino a formare una crema, aggiungere piano piano gli altri ingredienti, nell’ordine:
- uova
- metà della farina
- latte
- vanillina
- lievito
Mettere l’impasto ottenuto in una tasca a bocca larga rotonda e formare – su una placca coperta di carta da forno - delle “palline”… mi raccomando ben distanziate l’una dall’altra, perché durante la cottura tendono (o meglio DEVONO!) spiattellarsi.
Cuocere in forno a 180° C per una ventina di minuti o comunque finché non risultano colorati in superficie.
Il ripeno è semplicissimo: mescolare tutti gli ingredienti insieme fino a formare una crema che verrà poi spalmata tra due dischetti accoppiati.
Una volta formati le coppie con il ripieno, sciogliere il cioccolato a bagnomaria ed inzuppare il biscotto solo a metà, aiutandosi con un cucchiaino per lisciare la superficie…come ha fatto Monia e non come ho fatto io che ho inzuppato e via! (vedi foto..!)
Lasciar raffreddare (importantissimo perché freddi sono molto più buoni!)…e mangiare!








martedì 13 maggio 2008

Croquembouche! (Machiavellica)


Domenica scorsa la mia cuginetta nonché luce-dei-miei-occhi è passata a Comunione.
Di solito in queste occasioni solenni, la “Famiglia” mi commissiona un dolce.
Sono stata insignita con idonea cerimonia, del prestigioso titolo di “Pasticcera di Corte” a seguito di due corsi frequentati un paio di anni fa e durante i quali ho soltanto assaggiato copiosamente creme, farciture ed impasti, ingrassando di due chili in quattro giorni…ma questo LORO non lo sanno…;-)
La preparazione del dolce è per me quasi un rito zen……
O meglio, nella mia mente lo è: mi piacerebbe fare la spesa con calma almeno due giorni prima, mettere il CD di Jack Johnson in sottofondo…, organizzare tutti gli ingredienti in fila x 6 col resto di 2…, vorrei essere da sola e avere tutto lo spazio utile per sporcare e nel frattempo ballettare soavemente tra effulvi e aromi…
Questo nei miei sogni.
Di norma accade invece che io mi rammenti del mio ruolo di Pasticcera Reale, per puro caso, quando sono intenta a fare tutt’altro…
…non so…ad esempio..mentre sto gozzovigliando presso le sponde del Lago di Suviana, sdraiata su una sedia del chioschetto dopo aver ingerito nell’ordine, una crescentina con mortadella – birra - mezza crescentina con arista – gelato - caffè…
Ne consegue l’immancabile corsa contro il tempo per procurarsi gli ingredienti, l’invasione di tutta la cucina con tasche, forme, cucchiai e pentole, lo scontato coinvolgimento di tutti presenti – in questo caso suocera prima e Dolce Metà poi…e l’inevitabile infortunio…
Ma veniamo a LEI! La Croquembouche.
Adoro preparare questo dolce, mi piace il risultato finale, la croccantezza del caramello e la morbidezza della crema, in più è un dolce indubbiamente coreografico…anche se stavolta…lo ammetto: HO BARATO.
TRUFFA N. 1: la croquembouche dovrebbe avere la forma di un cono. Si dovrebbe preparare una pseudo impalcatura conica ricoperta di carta stagnola (almeno, io la so così) dove appiccicare pazientemente con il caramello tutti i bigné fino a formare un’imponente ed elegante grattacielo…ma, come si evince dalle foto, la mia non era un cono, né tantomeno un grattacielo…direi più una piramide MaYA…
TRUFFA n. 2: le bignè si fanno rigorosamente in casa…in primis perché vengono più buone, poi perché quelle comprate sono troppo grosse.
Ma in mancanza di tempo..il fine giustifica i mezzi!

Per le bigné
- 250 ml di acqua
- 100 gr burro
- 125 gr farina
- 4/5 uova, a seconda della grandezza
- un pizzico di sale

Mettere in una casseruola dal fondo spesso l’acqua, il burro a temperatura ambiente a pezzetti ed il sale.Appena l’acqua bolle il burro dovrebbe essere completamente sciolto. Togliere il recipiente dal fuoco ed incorporare tutta la farina mescolando energicamente per non far formare grumi. Rimettere sul fuoco e mescolare finché l’impasto non “sfriggola”. Togliere dal fuoco ed attendere qualche minuto per far perdere un po’ di calore. Aggiungere le uova una alla volta, senza mettere la successiva finché la precedente non sia stata COMPLETAMENTE incorporata.
L’impasto giusto è lucido e si “strappa” dal mestolo.
Porre l’impasto in una tasca con la bocchetta larga e formare le bigné facendo attenzione alla distanza. In cottura gonfieranno molto.
Cuocere in forno statico a 210 °C per 20/30 minuti.
(ricetta di Enzo il mio Guru!)

Per la crema
- 5 tuorli d’uovo
- 350 gr di zucchero semolato
- 100 grammi di farina
- 1 litro di latte

Montare molto bene i tuorli con metà dello zucchero e aggiungere la farina setacciata.
Bollire il latte nel frattempo con il restante zucchero. Quando il latte bolle, togliere dal fuoco ed incorporare le uova con lo zucchero e la farina.
Mescolare bene con una frusta e mettere sul fuoco a fiamma bassa, facendo attenzione a non far attaccare la crema.
Appena prende il bollore, togliere dal fuoco e lasciar intiepidire, rigirando di tanto in tanto per evitare che si formi la crosticina.

La crema è una pasticcera semplice, non aromatizzata inizialmente.
Quando la crema era ancora calda ho diviso in quattro le quantità e aromatizzato successivamente ottendendo:
- crema al limone (aggiungere la scorza di un limone grattugiata)
- crema alla vaniglia (aggiungere mezzo cucchiaino di vaniglina)
- crema al cioccolato (aggiungere cioccolato fondente grattugiato circa 170 gr)
- crema al cioccolato aromatizzata con cannella (aggiungere mezzo cucchiaino di cannella in polvere)
Una volta che le creme sono belle fredde, si procede con il riempimento dei bigné. In questo caso è stata provvidenziale la presenza della mia suocerina che, passata a salutare, si è trovata inzuppata fino ai gomiti di creme varie…
Lei immobilizzava il bigné, mentre io lo trafiggevo con la tasca, iniettando la crema letale…ahhahahah!
Non vi dico il trogolaio in cucina…
Una volta riempiti li ho messi a testa in giù, in attesa di essere caramellati.

Per il caramello
- zucchero semolato gr 500
- acqua 1 dl
Versare lo zucchero nell’acqua in una pentola con il fondo spesso e far cuocere a fuoco basso girando di tanto in tanto. Il caramello, prima di diventare tale deve asciugare. Vedrete che ad un certo punto fa una grande schiuma, e poi lo zucchero ritorna ad essere semolato…le meraviglie della fisica!
Da li inizia la formazione del caramello che deve essere biondo e non troppo scuro. Appena cotto, spegnere e mettere il pentolino un secondo in acqua fredda per fermare la cottura.

A questo punto si passa al caramellaggio dei bigné. Si inzuppano solo per metà e poi si dispongono con la faccia caramellata verso il basso– in questo caso – a formare una piramide.
Nel caso abbiate – da pasticceri provetti – costruito l’impalcatura, la faccia caramellata va disposta verso l’esterno, usando solo un goccio di caramello per appiccicare il bigné alla “parete”.
Al termine di ogni “strato” movimentare il tutto con fili di caramello fatti con la forchetta.
In questa fase è stato fondamentale invece il ruolo di Nicola, che ha pazientemente inzuppato i bigné per metà nel caramello incandescente, finché…una goccia del suddetto, caduta dalla mia forchetta impazzita impegnata a produrre dolci ragnatele, gli ha provocato un’ustione di terzo grado sul dito indice…
…dito che da sabato pomeriggio mi trovo immancabilmente davanti, abbinato all’inevitabile sguardo da cerbiatto ferito della serie “guarda cosa mi hai fatto…”
A questo punto con il caramello sicuramente avanzato, vi potete sbizzarrire creando reticolati per decorare il tutto. Ad esempio potete usare un romaiolo capovolto che ricoprirete di fili di caramello per creare una cupola zuccherosa.
Una volta raffreddata, staccatela dal romaiolo e usatela per imprigionare qualche bigné.
Se preparate il dolce il giorno prima, conservatelo in frigo ben coperto con carta stagnola, per evitare che l’umidità del frigo renda appiccicosissimo e moscio il tutto.
Epilogo: Il dolce ha riscosso molto successo.
Alla fine il sacrificio dell’indice del Piccolo Nicola a qualcosa è servito.
I complimenti sono arrivati…anche se alcuni invitati un po’ in là con gli anni si sono fatti intimorire dalla potenziale aggressività del caramello sulle loro dentiere…peccato..per loro!
Ripeterò l’esperimento per la terza volta con un’impalcatura più bassa e con varianti diverse di crema.
Errare è umano
Perseverare è diabolico.

visione aerea :-)

monoporzioni per il vicinato





giovedì 8 maggio 2008

Iron Man

Andate a vedere questo film.
- Favoloso -

martedì 6 maggio 2008

God Save the Bridges (Part II)

"A.A.A. cercasi biga bi-posto trainata da cavalli per baratto con Yamaha FZ1 1000"
...sì, ci stiamo organizzando dato che i cerchioni della moto stanno diventando "magicamente" ovoidali...
1° maggio: partenza alla volta di Vicchio - destinazione...

che non sarebbe degna di tal nome se, appena entrati, non ci fossero decine di prosciutti appesi al soffitto!.... e già li, tutti i buoni propositi per la prova costume vengono archiviati...

Se siete intenzionati a farvi un paninozzo o un primo, mettetevi l'animo in pace...la fila al bancone è lunga (almeno mezz'ora) ma sarete ricompensati da prelibatezze golose, tipo i tortelli mugellani STRA-PIENI (e non ripieni) di patate, conditi con ragù, funghi, papero...ecc..ecc...una grande varietà di grigliate (tra cui il piccione!! yummmm!) e tonnellate di affettati e crostini di ogni tipo.

All'interno c'è anche l'osteria con i tavoli, sempre che riusciate a trovare posto, altrimenti fuori ci sono delle aree attrezzate con tavolini e pergolato...manca solo l'amaca per fare il chilo!


particolare tortello

Noi ci siamo fatti una porzione di tortelli a testa e...."ma...ma...veniamo via dalla casa del prosciutto SENZA MANGIARE IL PROSCIUTTOO??!!!"...ahhh! me tapina!...mi faccio di nuovo una bella mezz'oretta di fila, rischiando la vita, fianco a fianco con rubizzi ometti imbestialiti che sgomitano per un panino con il lardo...ma non sia mai che me ne vado senza aver assaggiato la specialità della casa...;-)

e...dopo qualche coccola assonnata, si riparte..

CASA DEL PROSCIUTTO

Via Ponte a Vicchio, 1 Vicchio - Mugello (Firenze) ITALY
Chiuso il lunedi tutto il giorno e il martedì pomeriggio.
Tel e fax: +39 055 844031



Questa ignara mucca di razza chianina, fa capolino dalla porta della stalla di un allevamento che abbiamo incontrato lungo la strada...
già me la immaginavo sotto forma di bistecca alta tre dita...

E dopo aver riempito lo stomaco...una sosta sulle ridenti sponde del lago di Bilancino è d'obbligo...


Ma mica ci si ferma qui eh!? tze!...Dopo esserci ricongiunti con alcuni compagni di avventure in quel magico paese delle fiabe che è "Polcanto"...si prosegue verso il Monte Morello dove...toh! guarda caso, ci imbattiamo nella "sagra della schiacciata"...

e poi via verso casa....


2 maggio
Protagonista d'eccellenza di questo week end è la mia nuova fotocamera!!! finalmenteee!!

"e da quel giorno Nicola e la Chiara...vissero felici e contenti, scattando foto a QUALSIASI cosa si muovesse...e non!"

3 maggio:
il giro in moto di sabato 3 maggio è classificato come "indimenticabile"...nel senso che non mi dimenticherò mai di quella specie di mulattiera piena di buche che dalla Riola riconduce nella ridente Valbisenzio....niente foto che documentanto tutto ciò...è grassa se sono riuscita a non farmi disarcionare...

ma la sera! tutti a vedere CAPAREZZZAAAAAAAAA!!!
Concerto bellissimo e d'effetto...anche se non ha fatto "Pimpami la storia"....


4 maggio Questa è la foto che meglio descrive la giornata di domenica, passata interamente - o quasi - attorno a questo tavolino!
Cosa c'è di più bello che un pranzo con gli amici, in giardino, sotto l'ombrellone, cullati dalla brezza sorseggiando del buon vino...di quelli che arrivi alle cinque senza accorgertene e che quando te ne accorgi, manco hai voglia di alzarti dalla panca...!
Dopo un pranzo pantagruelico a base di bisteccone, verdure e bruschetta con il lardo...con l'occhio assonnato....dove si va?? ma a Travalle a fare merenda no??
insomma....qualcuno che baratta una biga con una moto lo troviamo o no????

Cheers!